Riscaldamento a pavimento e ingombro

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La superficie di ingombro di un impianto di riscaldamento a pavimento cambia a seconda del fabbisogno energetico. Questi sistemi possono essere realizzati all’interno di ogni casa, indipendentemente dalla forma dell’appartamento. Le tubature possono essere, infatti, posizionate anche nelle stanze più piccole come i bagni.

Gli impianti di riscaldamento a pavimento hanno ottenuto un forte riscontro soprattutto negli ultimi anni. Vi starete chiedendo il perché, immagino. Questi sistemi assicurano comfort in ogni tipo di ambiente domestico e non, oltre che un risparmio di almeno il 30 per cento rispetto ai tradizionali termosifoni. Questi impianti di riscaldamento hanno inoltre un ingombro minimo. Parliamo di 15 millimetri se la posa avviene a secco. Nulla a che vedere con i classici termosifoni che sono anche poco gradevoli da un punto di vista estetico.

Lo spessore necessario minimo di un impianto di riscaldamento a pavimento è di 70 millimetri. Il massetto, in questi casi, invece ha un ingombro di circa 40 millimetri. Per il riscaldamento a pavimento a secco lo spessore minimo è di 15 millimetri.

Anche in circostanze più particolari si può procedere con la posa dell’impianto direttamente sul solaio. La posa a secco non prevede la realizzazione del massetto e quindi dà l’opportunità ai tecnici di procedere più liberamente per aggiungere l’isolante. Nel primo caso si ha un risparmio energetico di circa il 30 per cento rispetto ai classici termosifoni o anche ai termoconvettori. Nel caso di impianto a secco possiamo aggiungere almeno un altro 10 per cento rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento.

Un’altra sostanziale differenza riguarda i tempi di asciugatura: negli impianti classici con pannelli radianti a pavimento bisogna attendere da uno a tre mesi, tenendo conto delle condizioni meteorologiche, nonché dei materiali usati. Nel secondo caso non sono previsti, invece, tempi di asciugatura ma le piastrelle possono essere posate subito dopo la posa dell’impianto di riscaldamento a pavimento a secco.

Impianti di riscaldamento a pavimento: lo spessore

Gli impianti di riscaldamento a pavimento sono molto presenti sul commercio perché, oltre ad avere un minimo ingombro, sono anche molto leggeri. Possono essere installati all’interno di edifici di vecchia costruzione in quanto non sono pesanti, né risultano un carico strutturale per i vecchi immobili. Ci sono alcuni impianti che hanno un’altezza minima di 17 millimetri complessivamente e possono essere posati sulla vecchia pavimentazione senza però andare oltre l’altezza degli ambienti interni. Parliamo di 2,70 metri in generale e di 2,40 metri per bagni e ripostigli.

Il costo ovviamente cambia a seconda che si tratti di appartamenti nuovi o di recente costruzione. Il prezzo, inoltre, varia pure in base allo spazio che abbiamo a disposizione per installare un impianto di riscaldamento a pavimento. Se lo spazio è poco, i costi aumentano e le spese saranno maggiori. Se facciamo un confronto, immaginando una casa di circa 80 metri quadrati, possiamo dire che un impianto di riscaldamento a pavimento rispetto ai classici radiatori costa un 30 per cento in più. Prezzo che viene poi ammortizzato con il passare degli anni grazie ad un costo più basso della bolletta.

Facendo due calcoli possiamo dire che un impianto di riscaldamento e raffrescamento a pavimento ha un costo di circa 70-110 euro al metro quadrato. Si tratta di una somma che varia in base al tipo e alla qualità dei materiali. Se poi ci troviamo a fare i conti con una ristrutturazione, non dobbiamo dimenticare di aggiungere i costi della demolizione, nonché del trasporto dei materiali considerati un rifiuto.

Come gestire un impianto di riscaldamento a pavimento

Gestire un impianto di riscaldamento a pavimento non è affatto complicato: gli inquilini possono scegliere di utilizzare un termostato collegato ad ogni stanza. Il nostro suggerimento, inoltre, sempre finalizzato a garantire un vero e proprio risparmio energetico è quello di evitare di spegnere totalmente l’impianto di riscaldamento a pavimento o di far calare bruscamente la temperatura tra le quattro mura. Naturalmente questo consiglio vale pure per gli altri sistemi di riscaldamento come ad esempio i classici termosifoni.