Tutti i tipi di caldaia per il riscaldamento a pavimento

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Scegliere la caldaia giusta per il proprio impianto di riscaldamento a pavimento non è mai semplice, perché con la scelta sbagliata si rischia di vanificare i numerosi vantaggi che si ottengono da un impianto di questo genere. Il consiglio principale è quello di affidarsi alle nuove tecnologie, sempre più all’avanguardia nella riduzione dei consumi e degli agenti inquinanti e con un occhio di riguardo per il portafogli degli italiani.

In questa breve guida, oltre che della caldaia tradizionale, parleremo nello specifico della caldaia a condensazione e della pompa di calore, due sistemi di alimentazione pensati per funzionare appositamente con impianti a basse temperature, come il riscaldamento a pavimento.

Caldaia tradizionale

L’impianto di riscaldamento a pavimento è indubbiamente efficace anche con una tradizionale caldaia alimentata a gas o a metano, anzi, è più efficiente di un impianto a radiatori soprattutto con una caldaia tradizionale. Questo perché, lavorando a basse temperature, consuma meno.

Tuttavia, dato che il riscaldamento a pavimento deve essere attivo h24, si rischia ugualmente un’impennata dei consumi a fine mese, perché la caldaia resta in funzione più tempo di quanto non sarebbe con i tradizionali radiatori. Inoltre si deve avere modo di regolare la chiamata dell’acqua e di impostare correttamente il termostato, tenendo conto della differenza di qualche grado tra la temperatura effettiva della stanza e quella dell’acqua nelle tubature.

Possiamo dire quindi che questo tipo di caldaia non è il migliore da utilizzare con il riscaldamento a pavimento.

Caldaia a condensazione: perché sceglierla

La caldaia a condensazione è una tipologia di caldaia che sfrutta gli effetti della condensazione dei fumi di scarico per produrre più energia. Data la sua alta efficienza è divenuto obbligatoria installarla nelle nuove costruzioni già dalla fine del 2015; attualmente la tecnologia è migliorata ancora di più, portando ad un rendimento che arriva quasi al 109%.

Questa tipologia di caldaia è la migliore da utilizzare con un impianto di riscaldamento a pannelli radianti, sia a pavimento che a parete, che a soffitto, anzi, si può dire che è stata inventata proprio per ottimizzare il riscaldamento a pavimento. Con gli impianti che lavorano a basse temperature (30°C-50°C), infatti, si possono ottenere risparmi superiori al 40% rispetto ad una tradizionale caldaia. Questo perché è possibile tenere la caldaia sempre in funzione (come dovrebbe essere per il riscaldamento a pavimento) senza doversi preoccupare dei consumi elevati.

In commercio ci sono moltissimi tipi di caldaia a condensazione, e la scelta deve ricadere su quelli più adatti alle dimensioni della vostra abitazione, degli allacci e dei punti di prelievo dell’acqua. Proprio per la sua elevata efficienza, una caldaia a condensazione è sufficiente per alimentare sia il riscaldamento a pavimento che la produzione di acqua calda sanitaria; tuttavia per un comfort maggiore, potete anche destinare a questo secondo uso un apposito scaldaacqua e avere immediatamente accesso all’acqua calda.

Caldaia a condensazione: come funziona

Ma qual è il meccanismo che permette ad una caldaia a condensazione di essere così efficiente?

Una caldaia tradizionale, dopo aver bruciato il combustibile (in genere gas metano) per ricavare energia, espelle i fumi di scarico e li disperde nell’atmosfera. Tali fumi in realtà, oltre ad aumentare le immissioni inquinanti, rappresentano un vero e proprio spreco di potenziale energetico: il vapore acqueo prodotto durante la combustione raggiunge temperature di almeno 120°C, addirittura 200°C per i modelli ad alto rendimento. Inoltre, se ne producono circa 1,6 kg per ogni metro cubo di gas!

Con la tecnologia a condensazione, i fumi non vengono immediatamente dispersi, ma sono convogliati in una serie di scambiatori di calore che li raffreddano e li “costringono” a rilasciare energia, sfruttando il calore latente contenuto nel vapore acqueo. Si parla, nel caso del gas metano, di recuperare più dell’11% del calore latente, e del 6% circa con i combustibili liquidi (gasolio).

La caldaia a condensazione ha quindi il duplice vantaggio di sfruttare il 100% del combustibile, abbassandone quindi i consumi, e di ridurre al minimo le emissioni di gas inquinanti: tecnologia green e anche salva bolletta!

Pompa di Calore: perché sceglierla

Anche la pompa di calore è molto efficace alle basse temperature, e per questo si adatta al riscaldamento a pavimento.

Quando parliamo di pompa di calore facciamo in genere riferimento a quella aria-acqua, la tipologia più diffusa in Italia, ma ci sono anche quella aria-aria, acqua-acqua ecc… Il principio di funzionamento di una pompa di calore è relativamente semplice: preleva il calore da una fonte e lo trasferisce ad un’atra. Nel nostro caso preleva calore dall’aria grazie ad un elemento posizionato all’esterno dell’abitazione e lo trasferisce all’acqua presente nell’unità di accumulo posta all’interno, e da questa alle tubature che scorrono sotto il pavimento. È subito evidente che questa tecnologia non utilizza combustibili o altra fonte di energia se non quella già presente nell’aria, sfrutta cioè energia pulita e completamente rinnovabile.

A differenza della caldaia a condensazione però, che può mantenersi efficiente ad ogni condizione di temperatura, la pompa di calore ha rendimenti più bassi nelle zone molto fredde o con quegli impianti in cui è richiesto un grande potere calorico (ad esempio i radiatori che funzionano con acqua calda a circa 70°C). Ugualmente, non riesce a produrre in tempi rapidi grandi quantità di acqua calda sanitaria, e anche in questo caso è necessario il ricordo ad un impianto ausiliario.

Tuttavia, quando si parla di utilizzarla per il riscaldamento a pavimento, questi problemi non sussistono: gli impianti a pannelli radianti, come già detto precedentemente, non hanno bisogno di elevate temperature, ma lavorano a pieno regime anche con 30°C-35°C.

Inoltre, se si installa una pompa di calore con tecnologia reversibile, si può sfruttare la sua capacità di sottrarre calore all’acqua e cederlo all’aria per alimentare un impianto di raffrescamento a pavimento: in questo modo, con un unico impianto e un unico sistema di alimentazione, provvederete al comfort della vostra casa sia in estate che in inverno.

In questa tabella vediamo le principali caratteristiche di una pompa di calore e di una caldaia a condensazione, in rapporto al loro utilizzo per il riscaldamento a pavimento.

Caldaia a CondensazionePompa di Calore
Emissionibassenessuna
Combustibilesì (metano)no
Possibilità di Impianto a pannelli solari
Investimento inizialebassoalto
Detrazioni Fiscalifino al 65%fino al 50%

Infine, se volete affidarvi al riscaldamento a pavimento senza preoccuparvi della caldaia, potete optare per un modello a pannelli radianti elettrico: le tubature saranno sostituite da una serpentina che si riscalda al passaggio della corrente. L’apporto di energia elettrica può essere dato da un sistema di pannelli solari, ottenendo così energia a basso costo e soprattutto pulita.

Riassumendo, la scelta della caldaia per il vostro impianto di riscaldamento a pavimento deve basarsi soprattutto sul tipo di utilizzo che volete fare dell’impianto, se avete necessità di utilizzare la stessa alimentazione anche per la produzione di acqua calda sanitaria, e quando peso volete dare all’impatto ambientale della vostra abitazione.

Il nostro consiglio è quello di ricorrere, nella maggior parte dei casi, ad una caldaia a condensazione: le spese iniziali sono inferiori rispetto a quelle di una pompa di calore, e anche se non è del tutto green, riduce drasticamente le immissioni di gas di scarico rispetto ad una caldaia tradizionale. A riprova del suo essere eco-friendly, l’installazione di una caldaia a condensazione gode delle agevolazioni fiscali al 50%, se installata in un conteso di ristrutturazione edilizia, ma può arrivare anche al 65% se installata nell’ambito di una riqualificazione energetica dell’edificio, come avviene per i pannelli solari o altri dispositivi ad energia rinnovabile.