L’impianto di riscaldamento a pavimento è sempre più presente nelle nostre case. Sia negli appartamenti di recente costruzione che in quelli ristrutturati, questi sistemi stanno ottenendo infatti ottimi riscontri tra gli “inquilini”. Una volta che il personale tecnico e competente ha effettuato l’installazione e la posa dell’impianto, si può procedere con l’accensione. Scopriamo insieme quali sono i tempi e le modalità.
Quando è possibile accendere l’impianto di riscaldamento a pavimento?
Secondo quanto previsto dalla norma Uni En 1264-4, gli impianti di riscaldamento a pavimento vanno accesi dopo almeno 21 giorni dalla posa del massetto in cemento. Gli esperti del settore, qualora il massetto fosse a base di anidride, suggeriscono di aspettare invece una settimana. Naturalmente è sempre il caso di tenere in considerazione le caratteristiche dell’edificio.
Le modalità di accensione
L’impianto di riscaldamento a pavimento, nel corso della prima accensione, deve avere una temperatura compresa tra i 20 e i 25 gradi. Questa temperatura va tenuta per circa tre giorni. Poi bisogna impostare una temperatura massima che verrà mantenuta per altri quattro giorni. Consigliamo di effettuare il passaggio dalla temperatura iniziale a quella massima di progetto, aumentando circa tre gradi al giorno. Si tratta di una modalità volta ad allungare anche il preriscaldamento. La temperatura iniziale di riscaldamento non deve essere superiore di 5 gradi rispetto a quella esterna. Vi starete chiedendo il perché. Semplice! In questo modo si evitano problemi e possibili rotture del massetto.
Consigli per mantenere efficiente l’impianto
Altri consigli per migliorare l’efficienza del vostro impianto di riscaldamento a pavimento non sono poi così diversi da quelli che riguardano gli altri sistemi di riscaldamento. Il nostro suggerimento è quello di non predisporre mai la temperatura troppo alta. Il sistema radiante può inoltre essere spento di notte e riacceso al mattino tramite un timer. Al risveglio ci si ritroverà con un ambiente domestico caldo ed accogliente. Il timer può essere impostato due ore prima della sveglia degli abitanti della casa. Sconsigliati accensione e spegnimento continui; questi processi potrebbero danneggiare la funzionalità del sistema. Utile invece a perfezionare la performance è pure la presenza dei doppi vetri in casa nonché delle pareti coibentate.
Il riscaldamento a pavimento radiante è un sistema che utilizza lo scambio termico per irraggiamento. Viene considerato un impianto ideale per un immobile perché in grado di garantire una distribuzione uniforme delle temperature nelle stanze della casa. Ma come viene distribuito il calore in un appartamento che sia dotato di tale sistema di riscaldamento? La risposta è invitante: il calore viene diffuso in maniera omogenea e senza alcun tipo di stratificazione dell’aria. Da sfatare il mito secondo cui si i piedi saranno caldi e il resto del corpo invece freddo. È normale poi che il massetto di un impianto di riscaldamento debba avere una conducibilità termica alta per garantire la distribuzione del calore.
Cosa fare qualora ci rendessimo conto che dopo l’accensione ci sono alcune aree del nostro appartamento che sono meno calde? Il nostro primo dubbio sarebbe sicuramente legato, in caso di impianto idraulico, al sistema di tubi inserito sotto la pavimentazione. Tale problema potrebbe, però, essere dovuto pure alla presenza d’aria nell’impianto. Non resta che contattare i tecnici competenti in materia per saperne qualcosa in più.
Ecco che gli addetti alla manutenzione prima procederanno a sfiatare l’aria in maniera diligente e precisa e poi verificheranno la presenza di eventuali perdite dall’impianto. Sotto i fari del personale tecnico ci sarà la pressione di esercizio del manometro della caldaia. Se il problema persiste e dunque le zone della casa non saranno riscaldate allo stesso modo, allora il problema potrebbe non essere legato all’accensione del sistema ma al modo in cui è stato installato. In alcuni casi i tubi potrebbero essere più lunghi in alcune aree delle casa rispetto alle altre o se l’impianto non è stato bilanciato nel migliore dei modi. A tal punto bisognerà lavorare sulle diverse valvole che si trovano all’interno del collettore.