Riscaldamento a pavimento: kit fai da te e materiale

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L’impianto di riscaldamento a pavimento trasmette calore tramite la tecnica dell’irraggiamento. Un procedimento dai ‘capelli bianchi’ se si pensa che ha origini davvero antiche in quanto veniva spesso adoperato pure dai romani. Pur essendo più costoso rispetto ai classici e tradizionali termosifoni, sono in tanti a scegliere l’impianto di riscaldamento a pavimento per le proprie abitazioni. Questo sistema consente infatti di ottenere un risparmio economico rispetto ai radiatori; funziona ad una temperatura più bassa e non è affatto ingombrante perché non occupa spazio. Un altro vantaggio? Niente polveri e acari: con l’impianto radiante non c’è alcun movimento dell’aria.

E allora cosa aspettate ad installarne uno in casa? Con l’impianto di riscaldamento a pavimento il calore viene distribuito in maniera omogenea e si può beneficiare del vantaggio di camminare a piedi scalzi durante la stagione invernale quando la temperatura cala bruscamente. Il nostro suggerimento è sempre quello di affidarsi a tecnici qualificati ed esperti ma se volete provare con il fai da te, siete nel posto giusto. Ecco una rapida guida per realizzare da soli un riscaldamento a pavimento.

Riscaldamento a pavimento: ecco l’occorrente che serve

Partiamo dalla prima fase relativa alla posa dell’isolante per il pavimento. Allora svuotiamo una stanza della nostra casa, prendiamo i fogli di isolante di poliuretano e riempiamo la superficie con questi pannelli. Per comodità si consigliano quelli ad incastro. È necessario lasciare lo spazio per la porta o sollevarla durante questa fase. Passiamo poi alle tubature. Acquistiamo un tubo di multistrato dalla lunghezza variabile a seconda della dimensione della camera; lo spessore giusto è quello compreso tra i 14 e i 15 millimetri. Sistemiamo le tubature a forma di spirale. Per tenere fermi i tubi possiamo usare dei mattoni. Una volta terminata la posa delle tubazioni, possiamo tracciarne con i pennarelli i bordi. Prendiamo poi un saldatore elettrico o un filo di tungsteno e seguiamo la traiettoria disegnata con il pennarello. In questo modo possiamo creare un solco nell’isolante e inserire il sistema di tubature al suo interno. Chi non ha un saldatore, potrebbe procedere con un taglierino ma i tempi sarebbero sicuramente più lunghi.

Cosa fare ora che abbiamo posato i tubi? Ecco che si procede con il rivestimento: sull’isolante possiamo poggiare dei fogli da cucina di alluminio e sopra vi posiamo la pavimentazione. Immaginiamo che sia parquet. La parte superiore del foglio di alluminio potrebbe essere anche verniciata in modo da migliorare la capacità di irraggiamento.

Riscaldamento a pavimento elettrico: i materiali da usare

E se invece volessimo realizzare da soli un impianto di riscaldamento elettrico a pavimento? Rispetto al sistema idrico, qui non sono richieste particolari opere edili. Uno dei kit più utilizzati è quello Warmdown che è dotato sia di moduli riscaldanti che neutri. Questi materiali sono fondamentali per conservare omogeneo l’isolamento e per far sì che lo spessore resti costante.

L’installazione di questo impianto di riscaldamento elettrico a pavimento si verifica mediante una procedura a secco. I moduli vengono posizionati direttamente sulla pavimentazione già presente in casa in modo che possa poi ricoprire l’intera pavimentazione. I moduli neutri possono essere poi tagliati con un cutter in modo che siano poi facilmente adattabili al tipo di stanza. Vengono poi incollati su qualsiasi tipo di rivestimento, che sia di ceramica, cotto, moquette, parquet e marmo. Non cambia niente. La temperatura viene raggiunta in circa 10 minuti. Un sistema rapido ed efficace, dunque. Inoltre i materiali possono essere riciclati e integrati con energie alternative. I moduli Warmdown misurano 128x60x1,2 cm e hanno una potenza di 99 Watt. Suggeriamo pure la gestione in remoto di tali impianti di riscaldamento a pavimento: basta avere un’applicazione wireless per provare. Che aspettate?

Se volessimo fare un confronto con i tradizionali termosifoni, dovremmo  ammettere che installare un impianto di riscaldamento a pavimento comporta qualche spesa in più. Ma il pensiero da fare è: quanto risparmieremo nel corso degli anni? La spesa dell’installazione viene, infatti, ammortizzata in poco tempo grazie ai costi ridotti in bolletta. Se poi il sistema viene installato in un appartamento di recente costruzione, non sarà nemmeno necessario rimuovere il pavimento esistente. Una spesa in meno, insomma! C’è poi da dire che pure l’installazione dei radiatori ha un costo per la realizzazione degli spazi nelle pareti.

Impianto di riscaldamento: le tecniche fai da te

Installare in casa un impianto di riscaldamento a pavimento con tecniche fai da te consente agli inquilini di risparmiare sui costi della manodopera e della manutenzione. Certo se non si è affatto pratici, meglio affidarsi ad una ditta qualificata e competente per evitare poi di spendere ulteriore denaro per riparare un guasto al sistema di riscaldamento o alla pavimentazione. Il valore aggiunto è garantito dalla presenza degli impianti di riscaldamento a pavimento in abitazioni molto grandi ma dal soffitto non tanto alto. Il sistema è ideale perché il calore viene distribuito in maniera costante ed omogenea senza alcun tipo di dispersione del caldo. Si parte dal basso e si arriva in alto ma non ci sono differenze e sbalzi di temperatura.

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Laureanda in Veterinaria, lettrice 'compulsiva' e appassionata di scrittura. Adoro arricchirmi quotidianamente di nuove conoscenze e fornire informazioni utili a chi voglia saperne di più su come ristrutturare e rendere più efficienti le proprie 'quattro mura'.
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